Sunday 24 October 2010

Sciopero in tutta Italia! (di Luana)


La mattina dell'8 ottobre gli studenti di tutta Italia si riuniscono nelle piazze per protestare contro la riforma del Ministro Gelmini. In circa 300 mila partecipano alle manifestazioni contro i tagli delle scuole nel piazzale Ostiense per dirigersi verso il ministero dell'istruzione. Stessa cosa avviene anche in diverse città dell' Italia come: Torino,Milano,Bologna,Lecce,Trieste..
Proprio lì fortunatamente troviamo manifestazioni tranquille senza gravi problemi, con qualche episodio di tensione.
La Gelmini protesta per l'utilizzo di slogan vecchi e ripetitivi e accusa gli scioperanti di non aver coraggio di cambiare,di voler rimanere al passato, per trovarsi in uno stato equo.
A ciò risponde il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro: “Il ministro Gelmini sa benissimo che i tagli alla scuola sono un colpo d’accetta sul futuro di questo Paese” e considera vergognoso che il ministro riesca a liquidare tale manifestazione con una battuta.
L'intento dei manifestanti è quello di rintrodurre nelle scuole i docenti licenziati che hanno abbandonato 67.000 cattedre e un piano sull’ edilizia scolastica di 12 miliardi di euro in dieci anni.
Da queste manifestazioni si sentono voci come: “Basti ai tagli” e  “Gelmini vogliamo una vera riforma della scuola”.
Il loro dissenso è anche ispirato all’unione di scuole di discipline diverse tra loro; all’aumento del numero degli studenti per classe e all’apertura della scuola ai privati,timorosi peraltro che i comitati tecnico-scientifici vengono composti da baroni e imprenditori.
In particolar modo deve essere ricontrollata la decisione sul numero delle cinquanta assenze per aver il diritto di mancare alle lezioni come forma di protesta.
A Roma così quasi trenta mila si dirigono verso il ministero e chiedono di essere ricevuti dalla Gelmini, che non li accoglie e afferma di avere dei sostenitori all’università La Sapienza a Palermo.
Questa è stata una delle manifestazioni più calde e sentite del mese di Ottobre, che unisce in una sola giornata DOCENTI, PERSONALE ATA e STUDENTI.
Si fanno sentire anche i disabili, disgustati dai tagli eseguiti che potrebbero cacciarli dalle scuole.
Con questa nuova politica sembra chiaro che siamo ritornati indietro nel tempo, nel peggiore dei modi.
Questa giornata dell’ 8 ottobre non sarà certamente l’unica, ma ne sono previste altre, destinate anche queste al successo. Già è avvenuta quella della mattina del 15 ottobre,che chiamava i docenti e il personale ATA a scioperare insieme agli studenti e ai genitori fino al 16 ottobre.
È opportuno fare sentire ed esprimere il proprio dissenso per dimostrare di non essere d’accordo nei confronti di un ministro, che non ascolta e che peggiora la situazione. Si deve rappresentare ciò, tramite queste manifestazioni ed essere in grado di cambiare le cose per gestirle in modo giusto ed equilibrato. Pensate che la Gelmini glielo lo permetterà? Lo vedremo..

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