Sunday 24 October 2010

I rischi delle manifestazioni 8 ottobre: sciopero studentesco L’opposizione alla riforma della scuola continua (di Giulia)


Nelle ultime manifestazioni hanno partecipato, secondo gli organizzatori, almeno 300mila persone in oltre ottanta città contro il Ministero della Pubblica Istruzione. Hanno scioperato studenti, docenti, ricercatori, precari, associazioni dei genitori dei disabili per disapprovare le nuove riforme.
A Roma, 35mila individui si sono riuniti nel piazzale Ostiense per dirigersi verso il ministero dell’Istruzione in viale Trastevere. Una delegazione ha chiesto di essere ricevuta dal ministro Gelmini, che tuttavia ha rifiutato l'incontro.
Si sono tenute manifestazioni a Napoli, Milano, Torino, Palermo, Firenze, Bologna, Catania, ma anche nelle cittadine di provincia.
Le proteste possono creare dei disagi e tensioni.
L’8 ottobre, a Milano, circa 300 studenti si sono allontanati dal corteo diretto al Provveditorato per raggiungere la Statale, dove tenere un'assemblea spontanea. Essi hanno spruzzato spray irritante sugli agenti e un funzionario, colpito agli occhi, è stato portato in ospedale. Alcuni ragazzi dei licei e precari sono stati portati via dalla polizia.
Anche a Torino sono stati lanciati fumogeni e bottiglie contro la polizia, ma senza gravi conseguenze.
La scuola punta ad essere influenzata e gestita da interessi di aziende ed enti privati che hanno l'obiettivo di sfruttare la cultura e le intelligenze della scuola per interessi di mercato e per profitti economici.
Gli studenti chiedono l’annullamento dei tagli e la reintroduzione sul posto di lavoro dei docenti precari.
Invitano anche ad aumentare le spese per l’istruzione, credendo che possa essere l’unico modo per uscire dalla crisi.
Gli alunni vorrebbero avere la possibilità di gestire l’orario settimanale autonomamente e che venga rimesso in discussione il tetto di cinquanta assenze per la bocciatura.
Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione, afferma che è necessario attuare delle riforme per eliminare i meccanismi di inefficienza che hanno indebolito la scuola italiana in passato. Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, appoggia il ministro Gelmini.
Invece Francesca Puglisi, responsabile scuola della segreteria del Pd, sostiene che gli studenti non dovrebbero stare in aule sovraffollate, oltre il limite della sicurezza.
Anche il 15 e il 16 ottobre si manifesterà per la cancellazione dei tagli di orario, materie, e posti di lavoro, per l'assunzione stabile dei precari, per l'investimento nell'istruzione almeno ai livelli medi europei e per il recupero integrale degli scatti di anzianità e dei contratti.
Il 30 ottobre sciopereranno i precari.

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